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Varie / Re: Qual'è il motivo del forte...
Ultimo messaggio di Seagate - Dic 20, 2024, 15:51Mah...la situazione acquatici non la conosco ma credo si possano fare alcune considerazioni...sono animali molto esigenti in termini di habitat...le zone adatte si sono ridotte...credo in tutta Europa...negli ultimi decenni...le poche rimaste sono per la stragrande maggioranza chiuse all'attività venatoria...ma nelle poche ancora aperte e ben gestite...mi vengono in mente le riserve veneto-romagnole...ma anche chiari privati sparsi qua e là per la penisola...le loro soddisfazioni,annata più annata meno,se le levano... in proporzione ai sacrifici in termini di tempo,lavoro e denaro.
Riguardo ai colombacci ne sapete sicuramente più di me...mai abbastanza perché credo che un annata anomala come questa non se l'aspettasse nessuno...ma per gli anni a venire penso che siamo tutti ottimisti...
Per i tordi...parlo di bottacci...è un casino...migra col fotoperiodo...poco osservabile perché prevalentemente notturno...la migrazione,comprese le soste durante la stessa,è parecchio influenzata dalle condizioni meteo...proprio per questo ci sono sempre state annate si e annate no... però in tutto l'areale di svernamento mediterraneo sono almeno una decina d'anni che la presenza decresce...credo sia innegabile anche se qualcuno si ostina a dire il contrario...non si può parlare di mancanza di habitat perché frequenta ambienti di tutti i tipi...mangia in terra e sulle piante...la pressione venatoria,con tutte le aree chiuse alla caccia,è relativa...come tutte le specie animali avrà dei cicli di maggiore o minore abbondanza dovuti a fattori naturali...ma questo calo comincia ad allungarsi un po' tanto...mi auguro non ci sia qualche altro fattore...magari di origine antropica...nel caso sarà meglio scoprirlo alla svelta...
e continuo a chiedermi se quest'anno ci sono i tordi in Sardegna...com'è la situazione in questi ultimi anni...perché una volta ce n'erano tanti in inverno...come sa bene Vasco...
Riguardo ai colombacci ne sapete sicuramente più di me...mai abbastanza perché credo che un annata anomala come questa non se l'aspettasse nessuno...ma per gli anni a venire penso che siamo tutti ottimisti...
Per i tordi...parlo di bottacci...è un casino...migra col fotoperiodo...poco osservabile perché prevalentemente notturno...la migrazione,comprese le soste durante la stessa,è parecchio influenzata dalle condizioni meteo...proprio per questo ci sono sempre state annate si e annate no... però in tutto l'areale di svernamento mediterraneo sono almeno una decina d'anni che la presenza decresce...credo sia innegabile anche se qualcuno si ostina a dire il contrario...non si può parlare di mancanza di habitat perché frequenta ambienti di tutti i tipi...mangia in terra e sulle piante...la pressione venatoria,con tutte le aree chiuse alla caccia,è relativa...come tutte le specie animali avrà dei cicli di maggiore o minore abbondanza dovuti a fattori naturali...ma questo calo comincia ad allungarsi un po' tanto...mi auguro non ci sia qualche altro fattore...magari di origine antropica...nel caso sarà meglio scoprirlo alla svelta...
e continuo a chiedermi se quest'anno ci sono i tordi in Sardegna...com'è la situazione in questi ultimi anni...perché una volta ce n'erano tanti in inverno...come sa bene Vasco...
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Passo autunnale 2024 / Re: REGIONE VENETO
Ultimo messaggio di Denis Bianchi - Dic 20, 2024, 10:01Non c'è dubbio che la guerra, in Ucraina ed anche in tutta la Russia confinante l'Ucraina ( oltre 700km di confine)abbia spostato enormi quantità di colombacci più verso Nord Nord-Ovest ossia verso Bielorussia Pologna del sud ed anche verso Ucraina Nord-Ovest.Da quei luoghi, dove hanno nidificato, hanno preso la direzione Nord-Est verso Sud-ovest perché ce l'hanno nel loro DNA di migrare in questa direzione investendo il nostro paese dal nord fino alle Marche. Da lì l'enorme quantità che arriva già da due migrazioni post-riproduzione. Enormi quantità che non conoscono i luoghi dove arrivano in ottobre nei luoghi di sosta. Il loro comportamento non è quello dei diciamo normali "habitué ". Sono cose che ripeto già da due anni.Per quanto riguarda gli arrivi nel bellunese direi che è più facile che provengano dal Delta del Po che si trova più a sud a poco più di 100/120 km dato che il Delta è vuoto e non mi si dica che Bosco Mesola o Bosco Nordio erano pieni di ghianda visto che sono sostanzialmente vuoti (è questo il periodo in cui la ghianda di leccio è più appetibile per la specie)...Quindi ditemi voi se ghianda ci fosse come mai questo comportamento dei colombacci? Forse un veterinario gli ha consigliato di non cibarsi più di ghianda da leccio ?🤷🏻... come sono oramai scomparse tutte le stoppie di mais e soia viste le arature. Bisogna anche tenere conto che le troppe pioggie di ottobre avevano reso le stoppie di mais acquitrinose mentre le colture di soia per la maggiore parte allagate quelle sono state battute a novembre inoltrato poi immediatamente lavorate ossia sul Delta non c'era cibo a sufficienza per milioni di colombacci e quindi ha fatto tela il 90% dei colombacci ai primi di novembre ed i pochi pochissimi rimasti hanno cercato cibo ed è ovvio che si possano spostare anche tra regione e regione quindi 100/120 km non sono niente ed è quindi più probabile che gli arrivi nel Bellunese siano gli spostamenti dei pochi svernanti sul Delta che magari erano nel parco degli Euganei nel vicentino. Si poi ci sarebbe da dire tanto sul comportamento diverso che hanno da due anni tutti questi nuovi colombacci oltre al fatto che l'enorme massa che si sposta in fine migrazione si porta via pure i vecchi svernanti del Delta. Inoltre niente cibo ed il poco esistente già rigermogliato, troppo disturbo dei mezzi agricoli per battere in ritardo le soie raddrizzare e ripulire i fossi tra i campi e poi subito ad arare il 70/80% del territorio senza tenere conto della troppa pressione venatoria laddove ci fosse una stoppia sul territorio cacciabile. Oltretutto non è che le pioggie abbiano cessato ... Anche oggi pioggia... e siamo ancora dentro alle piogge.Alla faccia della falsa allerta siccità di due anni fa ma questa è un'altra storia... sti strxxxi). Peggio di cosi credo che non può essere per i colombacci. E un attimo per loro vuotare tutta la pianura padana e trasferirsi nel sud est della Francia (vedi Camargue ora anche con colture di mais e sicuramente non mancherà neanche il riso e vedi il sud ovest francese.....merita discorso a parte la Sardegna ma basta dire che la pressione è nulla non solo per il numero cacciatori ma anche per il numero esiguo di giornate di caccia sul colombaccio. Nemmeno la Corsica del nord riesce a trattenere i colombacci che dovrebbe avere certo perché è un attimo passare in Sardegna se gli meni dentro troppo o no?Poi sembra che molti contingenti calino anche sulla costa nord africana. Alla ricerca di nuovi lidi o lidi sempre esistiti? So di colombacci che danneggiano i fichi in Algeria quindi popolazioni esistono anche nel Nord Africa? Booh ? Ecco adesso tirate Voi le somme.Senza considerare laddove persiste la preapertura sulla specie in diverse regioni e perfino l'inizio dei piani di controllo del colombaccio. Porca miseria esiste in Italia un capitale nostro di selvatici ( il colombaccio)che sa adattarsi ad ogni evenienza nutrittiva e nessun fa nulla dice nulla a parte finora ANUU Migratoristi . Vengono estirpati filari di alberi lunghi 400 metri in area parco all'interno di ATC ... Vengono aperte aree che non devono essere aperte in ATC dentro aree di parco e preparco e nulla succede da parte AAVV da parte ATC. Certo purtroppo non dovevano andarci quei 4 sparatori a cacciare se il cervello funziona ma purtroppo ci sono andati ! Pianga il suo male chi lo causa !!! si può piangere se nessun rimedio si tenta come accennato giustamente da Lore quando scriveva bisogna forse modificare ANCHE le modalità di caccia sulla specie...🤷🏻 ANCHE significa anche tutelare il territorio all'interno di ATC e aree precluse alla caccia. Detto ciò si salvi chi può .
#83
Passo autunnale 2024 / Re: REGIONE VENETO
Ultimo messaggio di Vasco Feligetti - Dic 20, 2024, 01:39Ciao Luca mi sorprende questa bella notizia dal Bellunese, grazie e IBAL.
A voler cercare risposta a questo movimento di Palombe, per un certo verso inconsueto, stà nel messaggio che mi è arrivato proprio ieri da Jacques-Francia:
"Pareil dans le Nord Bearn un vieu de 70 ans renommée disais qu'il n'avais jamais vu ça de sa vie en 40 ans de chasse"
Traduzione:"Lo stesso nel North Bearn, un famoso settantenne ha detto di non aver mai visto una cosa del genere in vita sua in 40 anni di caccia"
La risposta, nel messaggio di Jacques, ad un amico che fa riferimento a tanti piccioni (Palombe) avvistate al Nord della Francia mai visti prima.
Sembra che gran parte della popolazione di Palombe che nidificavano in Ucraina sia spostata più al Nord e Sud Ovest d'Europa, presumibilmente in Polonia e nella fascia a Nord dei Carpazi.
Forse la causa dell'abbondante migrazione stà nel fastidio provocato dalla guerra in Ucraina, specialmente nel periodo della nificazione, forse, ha condizionato spostamenti massivi di molte coppie di Palombe che hanno nidificato più a Nord o Sud Ovest e in numero importante in Polonia e presumibilmente in Cecoslovacchia e Ungheria.
Sono due anni che assistiamo ad una migrazione imponente e nello stesso tempo anomala, diversa nel periodo e nel modo riscontrato negli ultimi due anni, molti animali mai visti prima, per prima intendo da più 50 anni fa.
Sarà la guerra il motivo per cui la popolazione di Palombe nidificante a Est EU che normalmente migrava più a sud Est, facendo rotta Mar Nero?
Sarà questo il motivo per il quale milioni di Palombe hanno cambiato abitudine facendo rotta a Sud Ovest puntando il Mar meditrerraneo?
Beh più penso alla Palombe presenti in Sardegna da due anni, mai viste prima, più la mia ipotesi si avvalora.
Ma se non è andata come penso l'unica risposta plausibile è riconducibile in una grande e importante nidificazione.
Lo studio di questo animale non finirà mai di stupire, il comportamento di milioni
di uccelli che migrano è sempre più affascinante perchè ogni anno è un anno diverso.
Luca la tua notizia è confortante perchè anche in qualche altra parte del Nord Italia si stà muovendo qualche altro contingente, quindi sto pensando che questo movimento è dovuto all'arrivo dell'inverno ....al Nord per cui molte Palombe avvistate in questi giorni al Nord Europa sono scese più giù verso Sud, quindi finalmente anche in Italia.
Fatti vivo più spesso Luca, un abbraccione.
A voler cercare risposta a questo movimento di Palombe, per un certo verso inconsueto, stà nel messaggio che mi è arrivato proprio ieri da Jacques-Francia:
"Pareil dans le Nord Bearn un vieu de 70 ans renommée disais qu'il n'avais jamais vu ça de sa vie en 40 ans de chasse"
Traduzione:"Lo stesso nel North Bearn, un famoso settantenne ha detto di non aver mai visto una cosa del genere in vita sua in 40 anni di caccia"
La risposta, nel messaggio di Jacques, ad un amico che fa riferimento a tanti piccioni (Palombe) avvistate al Nord della Francia mai visti prima.
Sembra che gran parte della popolazione di Palombe che nidificavano in Ucraina sia spostata più al Nord e Sud Ovest d'Europa, presumibilmente in Polonia e nella fascia a Nord dei Carpazi.
Forse la causa dell'abbondante migrazione stà nel fastidio provocato dalla guerra in Ucraina, specialmente nel periodo della nificazione, forse, ha condizionato spostamenti massivi di molte coppie di Palombe che hanno nidificato più a Nord o Sud Ovest e in numero importante in Polonia e presumibilmente in Cecoslovacchia e Ungheria.
Sono due anni che assistiamo ad una migrazione imponente e nello stesso tempo anomala, diversa nel periodo e nel modo riscontrato negli ultimi due anni, molti animali mai visti prima, per prima intendo da più 50 anni fa.
Sarà la guerra il motivo per cui la popolazione di Palombe nidificante a Est EU che normalmente migrava più a sud Est, facendo rotta Mar Nero?
Sarà questo il motivo per il quale milioni di Palombe hanno cambiato abitudine facendo rotta a Sud Ovest puntando il Mar meditrerraneo?
Beh più penso alla Palombe presenti in Sardegna da due anni, mai viste prima, più la mia ipotesi si avvalora.
Ma se non è andata come penso l'unica risposta plausibile è riconducibile in una grande e importante nidificazione.
Lo studio di questo animale non finirà mai di stupire, il comportamento di milioni
di uccelli che migrano è sempre più affascinante perchè ogni anno è un anno diverso.
Luca la tua notizia è confortante perchè anche in qualche altra parte del Nord Italia si stà muovendo qualche altro contingente, quindi sto pensando che questo movimento è dovuto all'arrivo dell'inverno ....al Nord per cui molte Palombe avvistate in questi giorni al Nord Europa sono scese più giù verso Sud, quindi finalmente anche in Italia.
Fatti vivo più spesso Luca, un abbraccione.
#84
Passo autunnale 2024 / Re: REGIONE VENETO
Ultimo messaggio di Luca Viadenati - Dic 19, 2024, 21:45Buona sera a tutti! Con con piacevole stupore vi dico che qui a Belluno più nello specifico a centro vallata sono ormai 10 15 giorni che appaiono branchetti di colombacci da 10 a 60/70 unità in pastura regalandomi belle mattine di caccia.....
Premetto che i primissimi giorni di ottobre ho visto qualche timido sego di passo poi il nulla cosmico fino ai primi di dicembre! In oltre la cosa che ho notato quest anno è stata l entrata dei migratori (turdidi/beccaccie) dalle vallate di nord ovest mentre solitamente il grosso della migrazione nella val belluna entra da est nord/est.... provenienti dal Friuli....
Un saluto a tutti!
Premetto che i primissimi giorni di ottobre ho visto qualche timido sego di passo poi il nulla cosmico fino ai primi di dicembre! In oltre la cosa che ho notato quest anno è stata l entrata dei migratori (turdidi/beccaccie) dalle vallate di nord ovest mentre solitamente il grosso della migrazione nella val belluna entra da est nord/est.... provenienti dal Friuli....
Un saluto a tutti!
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Varie / Re: Qual'è il motivo del forte...
Ultimo messaggio di Vasco Feligetti - Dic 19, 2024, 01:49Quindi Lore le anatre ancora qualche "giornata" la concedono, si trovano in pochi posti ma qualcosa si trova. Diversamente per i Tordi quasi spariti del tutto e in tutta la Penisola dopo il passo di ottobre. Poche palombe rimaste a svernare, sembra abbiano trovato l'isola felice, la Sardegna. Ho notizia di tre gioni fa che una notevole quantità,qualche centinaia di migliaia di palombe sono ferme al Nord della Francia, di quà dalla Manica, presumibilmente migratori a corto raggio che, grazie alle condizioni meteo favorevoli trovano là quanto necessita per svernare. Saegate ha ragione secondo me, non è questione di ciclicità, la migrazione del MAGNIFICO è fortemente condizionata anche dall'uomo che con la coltivazione intensiva, di mais in modo particolare, condiziona lo spostamento di gran parte dei contingenti che scendono dal Paleartico.
#86
Varie / Re: Qual'è il motivo del forte...
Ultimo messaggio di Lore - Dic 18, 2024, 18:37I censimenti di acquatici in Veneto nel 2023 erano stabili. in provincia di Rovigo confermavano un trend in diminuzione dal 2020 (COVID?).
Quest'anno nelle valli del Delta, soprattutto quelle di Pila hanno meno selvaggina degli altri anni, Mentre radio valle dice che nella laguna nord di venezia e Grado le presenze sono in aumento.
Aspettiamo i censimenti di metà gennaio per confermare l'andamento.
Lorenzo
Quest'anno nelle valli del Delta, soprattutto quelle di Pila hanno meno selvaggina degli altri anni, Mentre radio valle dice che nella laguna nord di venezia e Grado le presenze sono in aumento.
Aspettiamo i censimenti di metà gennaio per confermare l'andamento.
Lorenzo
#87
Ribaltina Rullo Pompa / Il Rullo: analisi tecnica
Ultimo messaggio di Vasco Feligetti - Dic 18, 2024, 01:48La storia del rullo è recente, le prime prove furono fatte negli appostamenti dove si cacciava sparando a fermo, ma fino agli anni 80 era poco utilizzato. Un attrezzo fatto con il legno, allora era costruito artigianalmente quindi molto rudimentale, lo utilizzavano con il piccione, azionato insieme alla ribaltina per invitare il branco alla posa. Ha dato buoni risultati, personalmente non ho mai utilizzato il rullo, utilizzo come zimbelli soltanto le palombe sulla ribaltina, ma non nascondo che mi piacerebbe provare anche il rullo.
Il rullo non richiede una forma geometrica particolare, è un cilindro fatto con diversi tipi di materiale che viene ricoperto con il sughero, diversamente per la "ribaltina" dove la forma geometrica ha la sua importanza, ampiamente trattata nella forma migliore in questa sezione riservata all'attrezzature per la caccia alle palombe, "COLOMBACCIO". Il movimento del rullo sta nel farlo girare più o meno veloce, non è un attrezzo che non richiede particolari accorgimenti strutturali.
L'evoluzione e il processo tecnologico è inarrestabile, negli ultimi anni anche l'attrezzatura per la caccia è stata molto modificata e migliorata soprattutto sotto l'aspetto della funzionalità, nei materiali e nella costruzione che molti anni fa era esclusivamente artigianale. Il vecchio sistema di movimentazione degli attrezzi però è rimasto sempre lo stesso, anche nella produzione industriale, quindi tutto quanto c'era da inventare per cacciare le palombe è stato inventato tanti anni fa.
Qualche anno fa il rullo era costruito molto più grande, spesso si utilizzava un ramo di orniello ricoperto con lo spago, ora lo spago è sostituito dal sughero, ben fatto, tutto molto semplice e abbastanza sensibile nella risposta, la quale, spesso, come per la ribaltina, è poco curata e condizionata dallo spessore troppo grande del cordino utilizzato.
Anche gli da ostacoli che nel tragitto, dal capanno all'attrezzo, si trovano soprattutto nelle piante sono determinanti, ostacoli che vanno assolutamente evitati per mantenere il filo perfettamente teso, pena la scarsa sensibilità e difficoltà di utilizzo del rullo e non solo.
Allo scopo sono sufficienti soltanto due carrucole per muovere ogni attrezzo, rullo, ribaltina e stantuffo che sia, è importante utilizzare un filo molto sottile che si trova facilmente in commercio il quale sarà collegato con un altro pezzo di filo ma di spessore più grande per manovrare il rulllo ecc. facilmente con le mani o con un manipolo da dentro al capanno.
Esistono differenti modi di azionamento, i vecchi come me preferiscono il sistema tradizionale con il cordino e non solo per il rullo, ora esistono in commercio tanti attrezzi per la caccia alle palombe comandati elettricamente o in modo pneumatico che si azionano dal capanno, ma io rimango dell'idea che un semplice cordino assolve nel migliore dei modi il proprio compito, non costa nulla o quasi e molte applicazioni per la caccia devono esser più semplici possibile perché quello che non c'è non si rompe.
La batteria, magari alimentata dal pannello solare, fa certamente comodo nel capanno ma si può comunque trovare scarica e poi ....
Ma non è questo il motivo per il quale mi rifiuto di utilizzare il comando elettrico dell'attrezzatura, ma perché lo stesso non risponde al comando che voglio e posso impartire all'attrezzo utilizzando un semplice cordino, insomma forse sono troppo legato alle tradizioni e mai potrei fare a meno del mio cordino anche pieno di giunte.
Ora l'attrezzatura per insidiare il "MAGNIFICO" si trova ovunque e con il sistema di azionamento che preferisci bella e ben costruita, c'è solo l'imbarazzo della scelta, puoi azionare simultaneamente tanti rulli, ribaltine o pompe che vuoi con un telecomando, un semplice pulsante, ma non è per me, è roba per i giovani, sono vecchio e con qualche acciacco, una volta salito sul capanno non mi va di salire e scendere tante volte, e poi utilizzando il cordino non occorre la manutenzione e l'attenzione che richiede l'impianto elettrico per mantenere sempre efficienti tutti i componenti.
Allora EVVIVA allo "spago" e a chi lo ha inventato, il materiale che ancora rimane l'unico componente, con il filo di ferro, che non sarà così semplice da sostituire.
Il rullo non richiede una forma geometrica particolare, è un cilindro fatto con diversi tipi di materiale che viene ricoperto con il sughero, diversamente per la "ribaltina" dove la forma geometrica ha la sua importanza, ampiamente trattata nella forma migliore in questa sezione riservata all'attrezzature per la caccia alle palombe, "COLOMBACCIO". Il movimento del rullo sta nel farlo girare più o meno veloce, non è un attrezzo che non richiede particolari accorgimenti strutturali.
L'evoluzione e il processo tecnologico è inarrestabile, negli ultimi anni anche l'attrezzatura per la caccia è stata molto modificata e migliorata soprattutto sotto l'aspetto della funzionalità, nei materiali e nella costruzione che molti anni fa era esclusivamente artigianale. Il vecchio sistema di movimentazione degli attrezzi però è rimasto sempre lo stesso, anche nella produzione industriale, quindi tutto quanto c'era da inventare per cacciare le palombe è stato inventato tanti anni fa.
Qualche anno fa il rullo era costruito molto più grande, spesso si utilizzava un ramo di orniello ricoperto con lo spago, ora lo spago è sostituito dal sughero, ben fatto, tutto molto semplice e abbastanza sensibile nella risposta, la quale, spesso, come per la ribaltina, è poco curata e condizionata dallo spessore troppo grande del cordino utilizzato.
Anche gli da ostacoli che nel tragitto, dal capanno all'attrezzo, si trovano soprattutto nelle piante sono determinanti, ostacoli che vanno assolutamente evitati per mantenere il filo perfettamente teso, pena la scarsa sensibilità e difficoltà di utilizzo del rullo e non solo.
Allo scopo sono sufficienti soltanto due carrucole per muovere ogni attrezzo, rullo, ribaltina e stantuffo che sia, è importante utilizzare un filo molto sottile che si trova facilmente in commercio il quale sarà collegato con un altro pezzo di filo ma di spessore più grande per manovrare il rulllo ecc. facilmente con le mani o con un manipolo da dentro al capanno.
Esistono differenti modi di azionamento, i vecchi come me preferiscono il sistema tradizionale con il cordino e non solo per il rullo, ora esistono in commercio tanti attrezzi per la caccia alle palombe comandati elettricamente o in modo pneumatico che si azionano dal capanno, ma io rimango dell'idea che un semplice cordino assolve nel migliore dei modi il proprio compito, non costa nulla o quasi e molte applicazioni per la caccia devono esser più semplici possibile perché quello che non c'è non si rompe.
La batteria, magari alimentata dal pannello solare, fa certamente comodo nel capanno ma si può comunque trovare scarica e poi ....
Ma non è questo il motivo per il quale mi rifiuto di utilizzare il comando elettrico dell'attrezzatura, ma perché lo stesso non risponde al comando che voglio e posso impartire all'attrezzo utilizzando un semplice cordino, insomma forse sono troppo legato alle tradizioni e mai potrei fare a meno del mio cordino anche pieno di giunte.
Ora l'attrezzatura per insidiare il "MAGNIFICO" si trova ovunque e con il sistema di azionamento che preferisci bella e ben costruita, c'è solo l'imbarazzo della scelta, puoi azionare simultaneamente tanti rulli, ribaltine o pompe che vuoi con un telecomando, un semplice pulsante, ma non è per me, è roba per i giovani, sono vecchio e con qualche acciacco, una volta salito sul capanno non mi va di salire e scendere tante volte, e poi utilizzando il cordino non occorre la manutenzione e l'attenzione che richiede l'impianto elettrico per mantenere sempre efficienti tutti i componenti.
Allora EVVIVA allo "spago" e a chi lo ha inventato, il materiale che ancora rimane l'unico componente, con il filo di ferro, che non sarà così semplice da sostituire.
#88
Addestramento del colombaccio / Re: Colombaccio su ribaltina.
Ultimo messaggio di Vasco Feligetti - Dic 18, 2024, 00:33Infatti ho visto che la palomba con l'imbracatura ha le penne in ordine, metti due foto così vediamo come fai la tua imbracatura. Provai molti anni fa con l'imbracatura che avevo fatto con la stoffa di cotone ma l'avevo fatta un pò grande e con la paura di rovinare il piumaggio ho preferito non rischiare e ho continuato ad utilizzare i calzini di pelle.
#89
Addestramento del colombaccio / Re: Colombaccio su ribaltina.
Ultimo messaggio di Denis Bianchi - Dic 17, 2024, 23:46No Vasco le imbracature non danno nessun fastidio...per toglierle devi prendere la palomba in mano tenendogli bloccate le ali ....Cosa che le palombe odiano ed è peggio questo danno che gli procuri del fatto di lasciarli l'imbracatura ovvio l'imbracatura deve essere ad hoc.
#90
Varie / Re: Qual'è il motivo del forte...
Ultimo messaggio di Seagate - Dic 17, 2024, 22:09Per le mie zone sono anni che i tordi non si fermano...dal 5 al 20 ottobre puoi sperare in un paio di giornate di passo buono e qualche giorno di sosta se le condizioni meteo sono favorevoli...quest'anno ad esempio son passati un giorno...lunedì 14 ottobre...per una decina di giorni qualcosa fermo c'era ma giusto qualcosa...sino ad una decina di anni fa si sarebbe detto niente...ora anche dieci tordi son qualcosa...
Cosa dicono gli amici sardi...ne hanno tordi...perché secondo me anche loro ne vedono la decima parte rispetto ad un paio di lustri fa...spero di sbagliarmi ma non credo sia un andamento ciclico naturale...
Cosa dicono gli amici sardi...ne hanno tordi...perché secondo me anche loro ne vedono la decima parte rispetto ad un paio di lustri fa...spero di sbagliarmi ma non credo sia un andamento ciclico naturale...