Nonostante le ripetute PEC inoltrate all’ Amministrazione della Venaria umbra finalizzate a una ragionevole applicazione della riforma ultratrentennale mai definita, per noi di ACR/CONFAVI UMBRIA… nessuna nuova. Semmai c’ è da dire che, alla luce della stagione venatica appena iniziata, qualche pasticcio in più l’ abbiano notato. Come hanno fatto per lustri i politici che li hanno preceduti, anche quelli attuali, non si limitano a surrogare le proprie verità, ma si ostinano a inventare azioni e definizioni che niente hanno a che fare con la caccia cacciata che intendiamo noi.
Per contro ‘rimediano’ alla propria insipienza con toppe che risultano assai più grandi del buco provocato da essi stessi. Alla maniera di Cacasenno e dopo aver pubblicato, finalmente nei tempi canonici il Calendario venatico 2025/26, l’ Amministrazione in pectore rifila ai suoi cacciatori un bel pacco regalo.
Siamo in un mondo strano; qualcuno insiste che per guardare la luna in cielo è necessario pagare il ticket; altri vogliono i passaggi a livello senza le sbarre, perché creano ‘intralcio’ al traffico. Altri ancora chiedono seggioloni per far sedere i cani accanto a loro, nei ristoranti e nei ‘fast-food’ di città.
Travolta da un tale caos la Regione, toma toma, cacchia cacchia, quest’ anno s’ inventa una sedicente ‘pre/Apertura’ fissata per il 15 ottobre, quando l’ ‘Apertura generale’ era già avvenuta il 21 settembre!
I mattacchioni del quartierino regionale l’ hanno voluta chiamare eufemisticamente ‘pre/apertura in deroga’, così come si usa fare per le eccezioni ai postulati di legge e alle Direttive UE. Il bello è che delle tre specie interessate al prelievo, due, Tortora c/collare e Piccione torraiolo, non appaiono in nessun modo fra le specie ‘cacciabili’.
Mi sorge un dubbio: non è che la Venaria umbra s’ è messa su ‘Scherzi a parte’ senza dirlo a nessuno?!?
Per fortuna che io il 15 ottobre ho un appuntamento con alcune ‘papere’ fra i canneti del fiume Dnjiepr, in Ucraina. Perché, con tutto il rispetto dovuto agli agricoltori che ne hanno richiesto l’ abbattimento per danni, riconosco che se fossi rimasto in Italia, mai e poi mai avrei sprecato il mio tempo per una ridicola ‘Deroga non deroga’ architettata dalla muta dei ‘capiscioni’ di casa nostra.
L’ etica della Venaria, quella che intendo io, merita ben altro rispetto.
‘Cacciatori! Non fate mai una cosa che non vi piace, anche quando questa è perfettamente legale’.
$ergio Gunnella©
ACR/CONFAVI
UMBRIA
 
	