CACCIA. IL COMUNE DI PAVIA RIFIUTA LA CACCIA IN DEROGA A FRINGUELLO E STORNO, LE ASSOCIAZIONI: I SINDACI PRENDANO ESEMPIO.

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In una delle regioni più filovenatorie d’Italia, dove le concessioni alla caccia sono una consuetudine nonostante sentenze di TAR e Consiglio di Stato, c’è chi eleva una protesta contro la crudeltà di sparare per divertimento persino ai Fringuelli, il cui peso è spesso inferiore a quello di una cartuccia.
In un ordine del giorno presentato dal consigliere Nicolaio (M5s) e sottoscritto dalla maggioranza del consiglio comunale di Pavia, e recentemente pubblicato, l’amministrazione esprime la netta contrarietà alla caccia in deroga all’uccisione di migliaia di fringuelli e storni per il puro divertimento dei cacciatori, chiedendo altresì la revoca dell’adesione al piano di riparto (ovvero la quantità delle vittime degli spari per la Lombardia per le due specie) .
“Un atto importante, a cui auspichiamo che molti comuni aderiscano e facciano proprio considerando il fatto che, proprio in materia di deroghe “facili” – che avevano come in questo caso il solo obiettivo di ampliare la caccia attraverso l’inclusione di specie non cacciabili – l’Italia ha già subito una condanna dalla Corte di Giustizia Europea. Inoltre, il messaggio è importantissimo: “ La Regione Lombardia dovrebbe porsi all’avanguardia nella difesa della biodiversità, anziché aderire a piani che rischiano di compromettere la fauna selvatica e contravvenire agli obblighi comunitari”.
Mentre “Il Comune di Pavia è invece impegnato in serie politiche ambientali e nella promozione della sostenibilità e della tutela del territorio, anche nella tutela dell’avifauna”, la regione Lombardia si muove all’opposto, non solo distruggendo la biodiversità adottando pratiche anacronistiche e crudeli come la caccia “selvaggia”, ma anche contro i cittadini stessi poiché, in caso di sanzioni da parte dell’unione europea, a pagare saranno proprio loro.

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