I CC NELLA SEDE DEGLI ATC TO3, TO4, TO5: E ADESSO COSA CAPITA?

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Di Paolo Pelle –
L’avevamo scritto oltre un mese fa, ed ora c’è la conferma da La Stampa: la Procura ha mandato i Carabinieri nella sede degli ATC TO3, TO4, TO5, sequestrando materiale ed ascoltando i dipendenti.
Per chi l’avesse dimenticato l’ATC (accorpato per decisione della Giunta Chiamparino) era stato commissariato nel corso del 2024, dopo anni di polemiche, sospetti, ed anche alcune pec indirizzate alla Regione da parte di alcune Associazioni Venatorie.
Alla fine la Regione s’era decisa ad intervenire, e presidente e cdg erano stati mandati a casa.
Il commissario straordinario Remo Calcagno aveva avuto poco tempo a disposizione, ma era riuscito comunque a far emergere molte irregolarità, presentando un esposto alla Procura; e questi sono i primi risultati, ma leggendo l’articolo del giornale capirete meglio.
A questo punto alcune domande ci sorgono spontanee:
1) Cosa farà ora il nuovo comitato di gestione degli ATC TO3, TO4 e TO5, dato che sembra come dopo l’insediamento una delle prime preoccupazioni fosse quella di tornare alla situazione ante-accorpamento?
Si separeranno i tre ATC, che ormai hanno numeri ridotti al lumicino, e faticherebbero a stare in piedi da soli?
Oltretutto non dimentichiamo mai come uno di questi, il TO 3 (Pinerolese), detenga il singolare record d’essere già stato commissariato una decina d’anni fa, e dunque assommi vecchi problemi a quelli nuovi.
2) Chi doveva fare i controlli a cui si riferisce Calcagno nell’articolo?
E se i controlli andavano fatti, perché questo non è avvenuto, visto che lo stesso commissario straordinario riferisce di “irregolarità macroscopiche”?
3) Perché il mondo agricolo che ora insorge, non è intervenuto a suo tempo per richiamare all’ordine, o addirittura rimandare a casa, il presidente dei tre ATC che era uno dei loro?
Da quello che ci risulta i pochi attacchi alla sua gestione, e che arrivavano da quei pochi che non ci vedevano chiaro, erano sempre abilmente rintuzzati, e con l’appoggio completo dei rappresentanti del mondo agricolo.
Insomma, la questione non si chiude con questo articolo, e c’è da augurarsi che le indagini della Procura vadano avanti, portando a qualche risultato.
Il mondo venatorio ha bisogno di pulizia, e quella nella gestione di ambiti e comprensori al momento sembra essere un po’ scarsa.