APPROVATA NELLA RELAZIONE LA CRITICA AL DECRETO SUI CALENDARI VENATORI.
IL PRESIDENTE REGIONALE ARCI CACCIA MARCHE E CONSIGLIERE NAZIONALE ARCI CACCIA GABRIELE SPERANDIO E IL CONSIGLIERE NAZIONALE ARCI CACCIA OSVALDO VENEZIANO, SOTTOLINEANO GLI ARGOMENTI DELLA BRUTTA BEFANA DEL GOVERNO AL PRIMATO DELLA SCIENZA
Confortati dall’approvazione da parte del Consiglio Nazionale del 21 dicembre scorso dei contenuti della relazione del Presidente Maffei che critica l’emendamento della maggioranza sui calendari venatori, nella imminenza della approvazione definitiva del testo al Senato, sottolineiamo la gravità della proposta e le controindicazioni nel testo rispetto alla necessità di dare certezza del diritto. Certezza, questa, che si acquisisce sapendo scrivere testi rispettosi delle norme nazionali ed europee e, così, non impugnabili.
Assurdo che il CTFVN, organo non rappresentativo perché mutilato nella composizione delle associazioni venatorie nazionali riconosciute e di quelle ambientaliste, formato, nel complesso, da chi nella vita è di mestiere tutt’altro che ricercatore, venga chiamato a esprimere “pareri scientifici” in concorrenza con quelli, sì scientifici, di Ispra.