Le recenti dichiarazioni del Movimento 5 Stelle e di Alleanza Verdi e Sinistra, favorevoli a introdurre un limite d’età per la concessione del porto d’armi, hanno sollevato un’ondata di indignazione nel mondo venatorio. Per molti cacciatori e cittadini, tali parole rappresentano un insulto gratuito e discriminatorio nei confronti delle persone anziane.
“Possedere un porto d’armi a 75 anni significa aver superato per decenni controlli rigorosi su requisiti morali, psico-fisici e comportamentali. Significa essere stati sempre dalla parte della legalità e della correttezza. È offensivo insinuare dubbi sulle capacità o sull’affidabilità di chi, anche in età avanzata, continua a praticare la caccia in piena regola”.
I cacciatori sottolineano come il Parlamento dovrebbe essere il primo luogo di difesa della dignità e del rispetto per tutti i cittadini, senza distinzione d’età o pregiudizi ideologici.
“A chi, dal comodo scranno parlamentare, si permette di insultare la nostra intelligenza e la nostra dignità solo per ragioni ideologiche, rispondiamo chiaro: noi cacciatori non ci faremo mettere all’angolo da chi non conosce né la nostra storia né i nostri valori. Colpire i cacciatori anziani con limiti arbitrari non è sicurezza, è discriminazione. E la discriminazione, da chi siede nelle istituzioni, è doppiamente grave.”
Palombe.it – Vasco Feligetti
