Zanella all’attacco della caccia, ma conosce il contenuto della modifica della legge 157/92 ?

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Le dichiarazioni dell’onorevole Luana Zanella (Alleanza Verdi e Sinistra), che chiede l’abrogazione dell’articolo 842 del Codice Civile, rappresentano l’ennesimo attacco ideologico e privo di fondamento al mondo venatorio. Secondo Zanella, i cacciatori non dovrebbero più avere accesso ai fondi agricoli e boschivi se non autorizzati dai proprietari, https://search.app/cK5Pn  una proposta che, se attuata  metterebbe fine a qualsiasi modello pubblico e diffuso di gestione faunistica.

Ma ciò che sorprende maggiormente è che l’on. Zanella critica con toni accesi una riforma di cui forse non conosce nemmeno i contenuti. Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha annunciato l’intenzione di aggiornare entro agosto 2025 la Legge 157/92, legge quadro sulla protezione della fauna e sull’attività venatoria. Ma ad oggi non è stato reso pubblico alcun testo ufficiale.

Allora viene spontaneo chiedere:

dove ha letto l’on. Zanella le modifiche che tanto contesta? Chi le ha mostrato il contenuto di una bozza che nessuno conosce?
E, soprattutto: perché non la pubblica, se davvero esiste?

Fino a quel momento, sarebbe auspicabile che evitasse di blaterare giudizi infondati, basati su pura opposizione ideologica e non su dati di fatto.

L’on. Zanella finge di ignorare che l’abrogazione dell’art. 842 porterebbe alla privatizzazione della caccia, escludendo di fatto tutti quei cittadini che non possono permettersi affitti di fondi o quote in riserve esclusive. In altre parole, i cacciatori meno abbienti verrebbero espulsi dal territorio, senza alcuna possibilità di contribuire al controllo faunistico, alla prevenzione dei danni o al presidio delle campagne.

È bene ricordare che oggi la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, e la sua gestione deve tenere conto dell’interesse collettivo: agricoltori, cacciatori, cittadini. L’art. 842 è uno strumento imperfetto ma essenziale per garantire una presenza capillare e diffusa dei cacciatori sul territorio, soprattutto in un momento in cui la pressione di ungulati e la diffusione della Peste Suina Africana mettono a rischio interi comparti agricoli e zootecnici.

La Legge 157/92, nata oltre trent’anni fa, ha bisogno di essere aggiornata. Serve una normativa che riconosca il ruolo attivo dei cacciatori, il valore delle buone pratiche agricole e il diritto delle comunità rurali a gestire la fauna in modo sostenibile. Non servono invece crociate ideologiche, né pretestuose levate di scudi contro riforme ancora in fase embrionale.

Al Ministro Lollobrigida chiediamo che questa riforma venga portata avanti con coraggio, trasparenza e ascolto. A Zanella, invece, chiediamo una cosa semplice: pubblichi la bozza delle modifiche prima di alzare barricate contro il nulla.

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Vasco Feligetti